La tesi indaga l’influenza dello stile di indagine morfologico di Goethe e Spengler sul metodo dei giochi linguistici elaborato da Wittgenstein dopo il Tractatus. Il filosofo ridisegna l’ambito di applicazione del metodo, concependolo come un metodo comparativo per l’analisi concettuale. Impiegandolo nella sua critica alle Note al Ramo d’oro di Frazer, egli anticipa aspetti rilevanti delle riflessioni metodologiche dell’antropologia novecentesca.