BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA
Abstract
La conoscenza del territorio Alto Adriatico e dei suoi mutevoli confini può essere facilitata anche dall’analisi diacronica di carte storiche. La lettura della rappresentazione della realtà di cui esse sono portatrici deve essere fatta alla luce sia della conoscenza del lungo processo di evoluzione culturale e tecnica della cartografia in generale, sia delle esigenze di informazioni spaziali poste dall’epoca in cui le carte sono state redatte. In questo senso, il documento cartografico diviene una fonte preziosa per la conoscenza delle dinamiche territoriali in particolare se considerato non solo come possibile specchio del dato reale, bensì come dato costruito, plasmato in modo più o meno consapevole dai valori e dagli obiettivi propri del suo artefice e del suo committente, all’interno di un determinato quadro storico, sociale, culturale, politico, economico.
La rassegna presentata in questo lavoro si propone di illustrare attraverso una serie di testimonianze cartografiche, l’evolversi degli accadimenti storici che hanno segnato le aree dell’Alto Adriatico dal secolo XVI al XX determinando inevitabili e significativi mutamenti delle linee confinarie e degli assetti territoriali.