Interviste a magistrati in servizio presso il Tribunale di Trieste e a interpreti/traduttori attivi presso la stessa istituzione hanno consentito di far emergere in che misura e attraverso quali pratiche venga garantito il diritto all’assistenza linguistica in ambito penale. L’incrocio tra i dati derivanti dall’analisi di un campione di fascicoli di liquidazione e quelli relativi ad alcuni fascicoli dibattimentali ha rivelato come si concretizzi nella prassi quotidiana la garanzia del diritto all’assistenza linguistica per l’imputato alloglotto.