Il breve saggio trae origine dalla partecipazione dell’autore a un progetto di ricerca dell’Università di Basilea, dedicato alla genealogia della scrittura. L’obiettivo è quello di porre in correlazione e di confrontare tra loro la topologia della scrittura e quella della traduzione facendo riferimento a Goethe e Kafka. Al termine vi è la tesi di una analogia di fondo: l’isolamento che caratterizza il luogo della scrittura si ritrova nel luogo della traduzione nella veste del carattere monadologico delle lingue. E nessuno, né l’autore né lo scrittore, può sottrarsi totalmente al suo isolamento.