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Interazione tra avifauna ittiofaga ed attività produttive nella laguna di Grado e Marano: il caso del Cormorano Interaction between waterbirds and productive activities in the Grado and Marano Lagoon: the case of the Cormorant

Cosolo, Mauro
•
Utmar, Paolo
•
Roppa, Flavio
•
Sponza, Stefano
2007
  • Controlled Vocabulary...

Abstract
Fra gli uccelli ittiofagi il Cormorano (Phalacrocorax carbo) viene considerata la specie a maggior impatto sulle attività di acquacoltura, considerando non solo il prelievo diretto, ma anche i casi indiretti di morte per shock termico, dovuti alle incursioni nelle vasche da sverno, e per le ferite provocate ai pesci. Da questo punto di vista l’incremento della popolazione a partire dalla fine degli anni ‘80 ha portato a forti situazioni di conflitto tra le attività produttive legate alla vallicoltura e la necessità della conservazione della specie. Gli studi effettuati sinora hanno fornito contributi diversi, evidenziando che ogni allevamento presenta caratteristiche ecologiche, ambientali ed antropiche peculiari, che si riflettono sul grado di impatto della specie. Questo lavoro si prefigge di definire l’importanza di alcuni contesti ambientali per la biologia del Cormorano nella laguna di Grado e Marano e di quantificare il prelievo all’interno di queste aree. Dai dati raccolti si evince la stagionalità della presenza della specie, l’elevata valenza ecologica e la concentrazione spazio-temporale degli eventi importanti di foraggiamento. Si conferma quindi un ampio areale in cui la ricerca del cibo riguarda pochi individui e aree limitate in cui molti individui si alimentano per brevi periodi. Per le valli da pesca l’impatto maggiore viene registrato nei mesi di novembre e dicembre, all’interno dei bacini utilizzati per lo svernamento del pesce e nei canali circondariali. Si ritiene, quindi, vista la variabilità e la non regolarità nell’impatto, che l’utilizzo di metodi di dissuasione passivi potrebbero risultare efficaci e che gli eventuali abbattimenti in deroga di un certo numero di individui dovrebbero essere limitati ai mesi in cui si manifesta il prelievo maggiore. Among all waterbirds, the Cormorant is considered the species with the highest impact on aquaculture activities, both considering direct fish removal and indirect causes of death, due to thermic shock and to injuries caused by bird incursions in the wintering tanks. The Cormorant population increase that has been witnessed since the end of the Eighties has caused strong conflicts between fish farming activities and conservation needs of the bird species. Up to now, all the studies carried out stress the importance of each fish farm’s peculiar ecological, environmental and anthropic characteristics, as they have an effect on the level of impact of the Cormorant. This study aims at determining the importance of different environments for the Cormorant biology in the Grado and Marano Lagoon, and at quantifying the level of fish removal within such areas. Our data evidentiate the species’ seasonality, its high ecological relevance and the spatial-temporal concentration of its foraging activities. Indeed, foraging strategies are characterised by wide areas where only a fewindividuals search for food, and by restricted areas where a lot of individuals feed for short periods. In fish farms, the highest impact is recorded in November and December, within wintering areas and canals. Hence, considering the high variability and irregularity of the impact, passive dissuasion methods may be generally sufficient, and the possible shooting of a certain number of individuals should be restricted to the months when fish removal is highest.
Archivio
http://hdl.handle.net/10077/6146
Diritti
open access
Visualizzazioni
1
Data di acquisizione
Apr 19, 2024
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