Opzioni
Carta litostratigrafica del sottosuolo, Carta dell’intensità della suddivisione delle masse rocciose, Carta delle caratteristiche geomeccaniche e geotecniche, Carta dei punti di indagine, Progetto Carta Geologico-Tecnica, Elemento 085163 MEDUNA DI LIVENZA
2018
Abstract
La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell’intensità della suddivisione delle masse rocciose, delle caratteristiche geomeccaniche e geotecniche e dei punti di indagine è uno dei prodotti finali del Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia).
Il Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (CGT), finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e coordinato dal Servizio Geologico regionale, è dato da un insieme di cartografie che interpretano il territorio secondo diversi tematismi e che consentono l’accesso alla singola informazione attraverso una complessa strutturazione della banca dati in ambiente GIS. Il punto di forza del progetto è che il dato viene reperito puntualmente sul territorio mediante un rilievo specifico ed altamente tecnico.
Il lavoro ha come obiettivo la realizzazione di una cartografia geologico-tecnica alla scala 1:5.000, suddivisa per elemento, e la creazione di una banca dati che consenta di mettere in luce le caratteristiche geologiche ed idrauliche di dettaglio del territorio regionale.
Vengono affrontate compiutamente otto tematiche di base: litostratigrafia superficiale e del sottosuolo, geomorfologia applicata, geologia strutturale, intensità di suddivisione delle masse rocciose, caratteristiche geomeccaniche e geotecniche, idrogeologia e punti di indagine.
Per facilitare l’interpretazione territoriale, oltre al webgis vengono divulgate anche le cartografie in formato PDF; in particolare, per una miglior lettura, gli otto tematismi sopracitati sono stati raggruppati in quattro layout di stampa con relative legende.
Nel tematismo “litostratigrafia del sottosuolo” si inseriscono gli elementi che consentono la caratterizzazione dei primi 10 metri dal piano campagna e le isobate del substrato roccioso, relative ai primi 15 m, ricavate dall’interpretazione dei dati raccolti con diversi tipi di indagini o tratte da bibliografia.
La “geologia strutturale” mira a ricostruire le geometrie delle masse rocciose e gli elementi strutturali di dettaglio, in quanto elemento prioritario di supporto ed integrazione necessario alle altre tematiche, quali la “intensità di suddivisione delle masse rocciose”, elemento di caratterizzazione essenziale dal punto di vista prettamente geotecnico, dei corpi affioranti. Il tema “caratteristiche geomeccaniche e geotecniche” punta alla quantificazione puntuale delle caratteristiche geomeccaniche delle rocce e delle caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti.
Infine i “punti di indagine” rappresentano l’ubicazione delle indagini effettuate e dei dati reperiti (sondaggi, prove di laboratorio, analisi chimiche e geochimiche, dati piezometrici, morfologie, ecc).
Diritti
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