Il pensiero antropologico cristiano ha impiegato classicamente le nozioni di «natura» e di «persona» per chiarificare tanto la dimensione ontologica quanto quella esistenziale dell'essere umano. In particolare però ha concentrato l'attenzione sul piano esistenziale, significando attraverso la tensione tra i due termini la centralità della «maturazione» dell'uomo ed il suo muoversi «da-» «a-» in una prospettiva teleologica. Il saggio evidenzia la centralità della categoria del «cammino» (motus rationalis creaturae) nell'antropologia di Tommaso d'Aquino e segnala luoghi di confronto con la prospettiva naturalista