Com’è noto, l’industria del trading presenta i caratteri tipici delle network industries. Incrociato con l’evoluzione dei modelli di governance, tale attributo spiega l’intenso processo di consolidamento che ha interessato l’industria negli ultimi anni. Le crescenti pressioni competitive derivanti dai nuovi competitors, congiuntamente alla necessità di supportare ingenti investimenti in infrastrutture, sono un potente incentivo per le borse tradizionali a sviluppare economie di scala mediante il pooling della liquidità. Parallelamente, la sostanziale ciclicità dei rivai da trading induce le borse all’espansione del business model verso attività anticicliche. Tali coordinate hanno alimentato le fusioni tra borse nel periodo immediatamente precedente la crisi. L’assetto marcatamente oligopolistico dell’industria che ne è derivato riporta in primo piano il problema dei drivers del valore per gli exchanges. Tale prospettiva richiede un’analisi delle funzioni di costo e di ricavo degli exchanges. In quest’ottica, il presente lavoro propone un’indagine dei business model tipici dell’exchange conglomerale e le peculiarità dei relativi drivers del valore. Saranno, infine, esaminate le implicazioni per quanto concerne le valutazioni in sede di fusione tra exchanges