L'articolo analizza sinteticamente i processi di costruzione, conflitto e negoziazione del patrimonio del Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie (MAFC) di Maniago, in Friuli Venezia Giulia. Nell'arco di dieci anni di ricerca museografica sul campo il Museo è stato influenzato dalle politiche di patrimonializzazione, passando dalla fase di Museo tecnico, partecipativo, commerciale e turistico trasformandosi in un'arena sociale dove i vari stakeholder e attori sociali mettono in gioco strategie e tattiche che interpretano e declinano il patrimonio materiale e immateriale con diversi usi e funzioni. Il museo diventa un'area di frizione e di mediazione politica tra heritage, etnologia e turismo a geometrie variabili dal livello identitario locale a quello globale delle liste di patrimonializzazione Unesco.