Nella democrazia ateniese il libro si faceva strada come strumento di comunicazione e diffusione della cultura con la lettura, intendo la lettura di testi, di libri: perché, se la scrittura è certamente un elemento costitutivo occorre aggiungere che la capacità di leggere non implica necessariamente la lettura del libro, ma di venta il modo di accedere alla cultura. Forse non si riflette abbastanza sul fatto che soltanto nelle più tarde fasi della nostra cultura europea si è giunti ad osservare che si può leggere senza parlare, poiché non basta vedere per poter decifrare la scrittura, ma bisogna poter udire per poter vedere quello che dice la scrittura (Gadamer). Questa pubblicazione intende semplicemente mettere in relazione, alla luce delle cosiddette leggi dell’intertestualità, testi diversi da Saffo a Cavalcanti e oltre.