La «fraternité» ha un ruolo di «parent pauvre» nel lessico della rivoluzione, come afferma Mona Ozouf e come unanimemente e a lungo è stato sostenuto dalla storiografia rivoluzionaria? Alla luce delle nuove potenzialità di ricerca aperte dalla digitalizzazione delle fonti e dalla messa in campo degli strumenti della linguistica computazionale la risposta va ricalibrata: in parte sì e in parte no. Il numero di occorrenze è modesto, non solo rispetto alle altre due parole della devise républicaine («liberté, égalité, fraternité»), ma anche rispetto a gran parte delle parole ad alto contenuto socio-politico del periodo rivoluzionario. Modesto, ma non irrilevante.