La parola “giovani” è presente in tutti i programmi elettorali e, similmente, nei programmi di governo e delle istituzioni locali, ma le politiche giovanili in generale e, più in particolare, le politiche attive del lavoro per i giovani, scontano una certa ambiguità e mancano di uno statuto condiviso che ne delimiti i tratti essenziali. L'articolo prende in esame il linguaggio utilizzato per discutere di politiche attive per il lavoro che riguardano i giovani dalla fine degli anni Novanta ai giorni nostri.