In questa seconda parte continuiamo a esaminare lo sviluppo della neonata realtà portuale tergestina, al fine di portare alla luce alcuni aspetti che possano essere d’aiuto nel comprenderne la complessità. Tali aspetti possono essere identificati nel tentativo di dare risposta a domande relative
al bacino geografico di utenza delle giovani banchine, la natura e la quantità delle merci che qui venivano sbarcate e imbarcate, la nazionalità o la provenienza dei comandanti che portavano i legni delle più diverse dimensioni al nostro porto e non da meno si continuerà a tenere sott’occhio le tipologie di bastimenti che solcavano le acque del nostro golfo. Come fonte del lavoro che segue continuiamo ad appoggiarci ai documenti provenienti dall’Archivio dei 5 Savi alla Mercanzia, depositato e custodito presso l’Archivio di Venezia. Ricordo ancora una volta il ruolo cruciale che era affidato a tale magistratura, organo amministrativo-giuridico, all’interno del panorama istituzionale della Serenissima, ruolo che si concretizzava nella monitorizzazione delle realtà commerciali concorrenti ai fini di una corretta ed efficace gestione della vita economica della serenissima.