Questo libro esplora il legame tra work-life balance e creatività degli individui, evidenziando come la ricerca di equilibrio tra ambito professionale e personale non sia solo un’aspirazione degli individui ma una potenziale strategia di tipo win-win per le organizzazioni, funzionale al raggiungimento di obiettivi di innovazione aziendale.
Il percorso svolto in questo libro muove dai cambiamenti organizzativi contemporanei, esaminando il legame tra work-life balance e creatività attraverso una revisione della letteratura, per poi approfondire opportunità e limiti della creatività da remoto ed esplorare il ruolo dell’intelligenza artificiale come catalizzatore del potenziale creativo umano. L’ultimo capitolo presenta due studi empirici: il primo evidenzia la tendenza delle organizzazioni a polarizzarsi tra lavoro interamente in presenza o completamente da remoto, trascurando i vantaggi delle soluzioni ibride; il secondo conferma empiricamente il nesso tra equilibrio vita-lavoro e creatività individuale.
Scoprire come l’equilibrio tra vita e lavoro alimenti la creatività è fondamentale per progettare organizzazioni in grado di prosperare nell’incertezza presente e futura, conciliando l’imperativo dell’innovazione con il benessere delle persone.
Comprendere il work-life balance come un’autentica “risorsa psicologica” rivoluziona le politiche di gestione delle risorse umane, trasformandole in una leva strategica capace di liberare energie creative soffocate da modelli organizzativi tradizionali e obsoleti.
Se ne consiglia la lettura a leader aziendali e professionisti HR che aspirano a costruire organizzazioni “ambidestre”, dove momenti di “solitudine creativa” e sessioni collaborative in presenza coesistono in un equilibrio performante e sostenibile.
Se ne consiglia la lettura a ricercatori e studiosi interessati a esplorare come i profondi cambiamenti organizzativi in atto e l’avvento dell’intelligenza artificiale stiano ridefinendo i confini della creatività umana. Queste trasformazioni introducono nuove dimensioni di complessità, richiedendo competenze avanzate di orchestrazione per bilanciare esigenze emergenti e prospettive generazionali diverse, intuizione umana e capacità generative dell’intelligenza artificiale, nonché la ricchezza dell’interazione in presenza e la flessibilità del lavoro da remoto.
Se ne sconsiglia la lettura a chi cerca risposte facili e preconfezionate a problemi complessi. Questo libro dimostra, al contrario, che bilanciare vita, lavoro e creatività è un’arte che richiede approcci personalizzati, capaci di rispettare la diversità delle persone e la specificità dei contesti.