Il caso Conte riporta alla ribalta delle cronache un annoso
e delicato problema degli interpreti: la delimitazione dell’area di autonomia di azione della giustizia sportiva disciplinare. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di tratteggiare
il lungo e tortuoso cammino della giurisprudenza
nazionale sul tema della delimitazione delle zone di operatività delle due giurisdizioni, allo scopo di riflettere
su come un rigetto in rito possa celare un’autentica elisione dei diritti processuali del cittadino-atleta.