L'esame della recente evoluzione delle collettività territoriali in
Francia, nella prospettiva di un raffronto con le linee di tendenza della
nostra legislazione, deve necessariamente tener conto di un dato di
fondo: il sistema francese, che tradizionalmente ha rappresentato il
modello di riferimento di tutti gli stati dell'Europa continentale, e soprattutto
di quelli "a diritto amministrativo", è stato in gran parte ritenuto,
nel dibattito sulle riforme degli anni novanta, inadeguato a rispondere
alle istanze di autonomia e di effettiva distribuzione del potere tra i
diversi livelli di governo, ritenuti corollari fondamentali di qualsiasi riforma
amministrativa. Tuttavia, come spesso accade, alle fasi di grande entusiasmo seguono
le analisi sulla fattibilità dei modelli; ed in questa prospettiva - specie
se si tiene conto delle difficoltà incontrate dal percorso istituzionale
di riforma della Costituzione italiana - alcune soluzioni contenute nella legislazione francese possono fornire interessanti spunti di riflessione.