Il dipinto, di cui non si conosce l’autore, documenta le strutture dell’acquedotto cittadino costruite ad Aurisina a partire dal 1853. In quella data venne approvato il progetto per la costruzione di un acquedotto che sfruttasse le sorgenti di Aurisina (oggi denominati “filtri”) e facesse fronte ai bisogni della Ferrovia Meridionale (allora in costruzione), del Porto e della città di Trieste, la struttura entrò in funzione nel 1857. Cfr. E. Faraone, Problemi amministrativi e finanziari nella costruzione dell’acquedotto di Aurisina (1853-1860) in “Atti e Memorie della commissione grotte Eugenio Boegan”, vol. XLII, Trieste 2009, pp. 11-40. Nella struttura attualmente trovano ospitalità il Laboratorio di Biologia Marina ed il Dipartimento di Oceanografia Biologica dell’Università degli studi di Trieste. (Descrizione sintetica dell'opera: Architetture: Trieste: Acquedotto; Castello di Miramare. Figure: uomini; donne. Mare: Adriatico. Mezzi di trasporto: imbarcazioni. Paesaggio: costa; colline carsiche; golfo di Trieste.)