Stima delle lisciviazioni azotate dai terreni agricoli su scala regionale: integrazione di diverse fonti in unica struttura dati georiferita a supporto dei modelli di simulazione
I metodi per la definizione delle zone vulnerabili da nitrati (ZVN) sono una questione aperta sia in ambito scientifico che
legislativo. I modelli di simulazione offrono una soluzione al problema, ostacolata però dalla possibilità di disporre in
modo efficace dei dati necessari alla loro applicazione. Le diverse informazioni (clima, carichi zootecnici, suoli,
ordinamenti colturali e relative pratiche agronomiche), infatti, provengono da numerose fonti, hanno un elevato grado di
complessità strutturale e non sono omogenei.
Una struttura dati in grado di integrare le diverse fonti consente la produzione semi-automatica delle combinazioni di fattori
che descrivono la realtà di ogni area omogenea del territorio. Vengono così generate le condizioni di simulazione per il
modello (es. CropSyst). La scala di simulazione non è scelta a priori, ma deriva dalla sovrapposizione degli strati
informativi che concorrono alla determinazione delle ZVN. Inoltre la struttura dati consente controlli di qualità,
elaborazione degli output, creazione di scenari e costituisce una base ontologica per la definizione dell’agroecositema,
utilizzabile in altri contesti.