Nella pratica applicativa della valutazione dei benefici degli utenti è frequentemente utilizzato
in Italia, nel caso della diversione modale, il metodo, di appeal intuitivo, basato sulla variazione
dei costi generalizzati totali. Una delle ragioni è l’opacità del metodo rigoroso di valutazione dei
benefici degli utenti quando sono utilizzati modelli di domanda di scelta discreta di utilità aleatoria.
Questa memoria offre una presentazione assiomatica del metodo basato sulle misure hicksiane
aleatorie che costituisce l’odierno stato dell’arte a livello internazionale, sintetizzando e, per
quanto possibile, chiarendo i contributi dispersi in letteratura. Nel caso di due modi in concorrenza,
sono provate condizioni necessarie e sufficienti e condizioni solamente sufficienti perché,
circostanza indesiderabile, i benefici stimati con il metodo della variazione dei costi generalizzati
totali risultino sovrastimati rispetto al metodo rigoroso. Vengono anche presentati gli sviluppi più
recenti del metodo rigoroso, relativi al calcolo dei benefici in presenza di effetto reddito e
all’attribuzione esatta dei benefici alla domanda esistente e alla domanda creata. Le parti teoriche
sono corredate di esempi numerici illustrativi.