La ricerca intende studiare le connessioni che si instaurano tra trasformazioni identitarie e paesaggio etno-culturale in una
prospettiva di lunga durata; considera in particolare le trasformazioni che riguardano i vari gruppi etnici della Valcanale (Friuli)
dai tempi dell’annessione di questa valle al confine con Austria e Slovenia, allo Stato unitario italiano dopo la prima guerra
mondiale. I risultati della ricerca dimostrano come sia ancora possibile definire quest’area una «piccola Europa», sebbene le
minoranze tedesche e slovene autoctone, in confronto alla maggioranza italofona, si siano indebolite fino a quasi scomparire. In
genere, le trasformazioni connesse ai passaggi generazionali (compreso l’intermarriage), e al drammatico regresso demografico,
si sono accentuate a partire dagli anni Novanta. Ciò nondimeno, elementi delle etnicità originarie possono ancora essere
individuati negli aspetti del patrimonio materiale e immateriale, e in particolare nel paesaggio culturale. Questo tende a essere
considerato in misura crescente come un valore da parte della popolazione, a prescindere dall’origine, contribuendo al consolidamento
di una identità, piuttosto che tipicamente etnica, connotata da elementi di regionalismo e localismo