Opzioni
Studi per la caratterizzazione dei punti d'acqua nella carta geologico tecnica digitale del Friuli-Venezia Giulia:rapporti esistenti tra la falda freatica e le falde artesiane della Pianura Friulana.
Erti, Susanna
2008-03-03
Abstract
Il lavoro di tesi è stato sviluppato con l'obiettivo di individuare l'influenza delle
acque della falda freatica sulle caratteristiche idrochimiche e idrodinamiche delle falde
artesiane della Pianura friulana. Per raggiungere questo scopo ci si è proposti di avere una
visione d'insieme del chimismo delle acque di falda e delle sue modificazioni nel tempo, di
individuare i bacini di alimentazione e di evidenziare eventuali areali scarsamente
monitorati, utilizzando gli strumenti di elaborazione e grafici di ArcGIS.
Al fine di evidenziare i rapporti tra la falda freatica e le falde artesiane della Pianura
friulana sono stati raccolti dati riguardanti i pozzi che pescano in queste falde e che quindi
forniscono indicazioni sul chimismo delle acque, dati sulla stratigrafia dei pozzi e sui livelli
piezometrici delle falde. Accanto ai dati sui pozzi sono stati raccolti dati riguardanti il
chimismo di alcune sorgenti montane e dati inerenti il valori isotopici delle acque piovane.
Si è usufruito prevalentemente del materiale raccolto dalla regione F.V.G., dai
dipartimenti provinciali dell' A.R.P.A. F.V.G. e dal Dipartimento di Scienze Geologiche
Ambientali e Marine (Di.S.G.A.M.) dell'Università di Trieste.
Successivamente è stato creato un database in MS Access, in quanto di facile
importazione in ArcGIS, che consentisse di organizzare in maniera opportuna i dati raccolti.
In particolare il database è composto dalle schede relative ad ogni singolo pozzo,
sorgente e pluviometro, nelle quali vengono inseriti i dati topografici e i dati chimici e
geochimici raccolti nel tempo e per i quanto riguarda i pozzi anche i dati stratigrafici e le
freatimetrie.
In base alla tipologia dei dati raccolti, per ciascuno dei tre elementi la scheda è stata
strutturata in maniera tale da essere composta da una tabella principale, dedicata ai dati topografici e di caratterizzazione, e da una o più tabelle secondarie per l’inserimento di tutti
gli altri dati opportunamente suddivisi.
Va sottolineato che indipendentemente dalla quantità di dati a disposizione, il
database è stato strutturato anche in modo da rispondere a quelle che sono le indicazioni
fornite dell’attuale normativa (Dlgs. 3 aprile 2006, n. 152) per la tutela delle acque
dall’inquinamento, offrendo quindi la possibilità di un utilizzo più ampio del database di
quanto previsto per il presente lavoro, consentendo ad esempio la definizione delle classi
che evidenziano lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei o la caratterizzazione delle
acque destinate al consumo umano.
Dopo un analisi preventiva del materiale raccolto è stata selezionata una rete di pozzi
sulla quale effettuare alcune elaborazioni dei principali parametri chimici e isotopici che
consentissero la caratterizzazione delle falde.
La rete scelta per effettuare le elaborazioni è quella utilizzata nell'ambito della
convenzione di ricerca tra A.R.P.A. F.V.G. e Di.S.G.A.M. “Per il rilevamento dello stato
dei corpi idrici sotterranei” (2004-2006), in quanto oltre alle analisi chimiche sono state
effettuate anche analisi isotopiche che risultano di fondamentale importanza per la
definizione di bacini di alimentazione.
Il database creato è stato poi importato in G.I.S., (Geographic Information System)
costituendo in tal modo un sistema informativo territoriale, al fine di effettuare le opportune
elaborazioni per raggiungere gli obiettivi prefissati. I G.I.S. infatti sono attualmente tra gli
strumenti maggiormente utilizzati per la gestione e la tutela del territorio, in quanto
strumenti di analisi che hanno la capacità di mettere in relazione discipline diverse. Queste
correlazioni tra tematiche diverse sono possibili in quanto i software G.I.S. hanno la capacità
di georeferenziare i dati, di legarli attraverso mutue relazioni spaziali e di attribuire ai singoli
dati inseriti elementi descrittivi di varia natura.
Sfruttando queste potenzialità, attraverso il software ArcGIS della ESRI e tutte le sue
applicazioni, sono state create alcune carte tematiche di isoconcentrazione dei principali
parametri chimici delle acque di falda che in primo luogo hanno permesso di avere una
visione panoramica del chimismo delle acque sotterranee a partire da un insieme di dati
tabellari di difficile interpretazione.
Questo ha permesso una prima individuazione delle relazioni tra la falda freatica e la
falda artesiana dal punto di vista chimico ed ha consentito la suddivisione del territorio in
province idrogeologiche.
Inoltre, tenendo conto dei risultati derivanti dalle elaborazioni sui parametri chimici,
il confronto tra i dati isotopici delle acque sotterranee di pianura con i dati isotopici delle
acque piovane ha consentito una prima individuazione dei bacini di alimentazione.
Altri tipi di analisi statistiche sulla distribuzione geografica dei pozzi hanno
permesso di evidenziare gli areali scarsamente monitorati, all’interno dei quali ulteriori
indagini produrrebbero risultati più attendibili.
Le analisi effettuate avevano l’obiettivo di estrapolare informazioni su tutto il
territorio di interesse sulla base di dati localizzati puntualmente, realizzando infine delle
carte tematiche di isoconcentrazione. Questo procedimento di estrapolazione è stato
effettuato mediante il modello Kriging esponenziale, che è stato selezionato attraverso un
analisi geostatistica dei dati, al fine di quantificarne l’autocorrelazione spaziale. L’analisi ha
infatti dimostrato che il modello esponenziale era tra tutti quello che offriva maggiori
garanzie di attendibilità. Senza questa fase d’indagine preventiva che serve a capire quanto il
valore di un certo parametro nella zona circostante una misurazione “dipenda” da
quest’ultima, le carte tematiche che vengono sviluppate con il Kriging possono
rappresentare un situazione molto diversa da quella reale.
Le elaborazioni presentate hanno sicuramente consentito di raggiungere gli obiettivi
prefissati. Tuttavia è opportuno puntualizzare che il progetto può essere oltre che facilmente
aggiornato, anche utilizzato per altri scopi come ad esempio la valutazione della qualità
delle acque sotterranee dal punto di vista dei parametri chimici fondamentali, la valutazione
della qualità per il consumo umano, per uso irriguo, ecc., e questo perché il database è stato
creato anche in linea con le indicazioni delle attuali normative sulle acque sotterranee.
Sempre nell’ottica di rendere il progetto più completo possibile, il database è stato
strutturato con l’idea di rendere possibile l’inserimento dei dati riguardanti le sorgenti. Nel
presente lavoro questi dati non sono stati coinvolti nelle elaborazioni, ma nell’ambito di
studi idrogeologici più dettagliati, potrebbero risultare molto importanti (ad esempio
contribuire ad una definizione più accurata dei bacini di alimentazione).
In conclusione possiamo dire che gli aspetti fondamentali e trattati con maggior
attenzione che caratterizzano questo lavoro sono stati:
1. la creazione di un progetto G.I.S. basato su un database di facile utilizzo che fosse
il più completo possibile e in linea con le vigenti normative in materia ambientale, in modo
tale da prestarsi ad elaborazioni di vario tipo;
2) lo studio attraverso gli strumenti di arcGIS dell'autocorrelazione spaziale dei dati riguardanti i pozzi, che ha permesso la realizzazione di mappe tematiche che si possono considerare le più attendibili tra quelle ottenibili con questo software e che in ultima istanza hanno permesso di individuare delle diverse aree di alimentazione nella falda freatica e di dimostrare l'influenza dal punto di vista chimico della falda freatica sulle falde artesiane della Pianura friulana.
Archivio
Diritti
open access
Soggetti