A partire dalla seconda metà del Novecento economisti e scienziati sociali hanno dedicato notevole attenzione all’evoluzione delle norme sociali. In particolare, il loro interesse si è concentrato su quelle norme di coordinazione e cooperazione che contribuiscono alla formazione di una grande varietà di ordini sociali spontanei. Due approcci molto noti all’analisi delle norme sociali e degli ordini spontanei sono la concezione dell’evoluzione culturale di Friedrich August von Hayek e le analisi basate sulla teoria dei giochi. Tra l’approccio hayekiano e quello giochistico2 vi sono tali differenze di stile di ricerca e linguaggio da far apparire azzardato ogni tentativo di confronto. Tuttavia, a dispetto delle apparenze, ci sembra che i due approcci presentino significativi punti di contatto e che giocare con Hayek – cioè interpretare e sviluppare le tesi di Hayek sull’evoluzione culturale alla luce della teoria dei giochi – possa dischiudere feconde direzioni di ricerca. Nei primi due paragrafi del presente contributo richiameremo, anzitutto, alcune tesi teoriche e metodologiche che caratterizzano la concezione hayekiana e l’analisi giochistica dell’evoluzione culturale. Successivamente, porremo in rilievo i punti di contatto tra i due approcci (terzo paragrafo). Come è noto, Hayek è il maggiore esponente della quarta generazione di quella corrente di studi economico-sociali che va sotto il nome di Scuola Austriaca: nel quarto paragrafo esporremo la tesi che è possibile giocare con la Scuola Austriaca, cioè applicare gli strumenti formali della teoria dei giochi nello sviluppo di svariati programmi di ricerca elaborati nell’ambito della tradizione Austriaca.