La vicenda di Luigi Fogar, vescovo di Trieste dal 1924 al 1936, anno in cui è cos-
tretto alle dimissioni dalle pressioni del governo fascista, rappresenta un nodo chiave
nella storiografia riguardante il fascismo di confine. Il censimento delle opere su di essa
incentrate o che ad essa riservano uno spazio significativo ha confermato questa ipotesi
di partenza, avvalorata anche dall’ampiezza dell’arco temporale in cui l’interesse sul
"caso Fogar" si è manifestato. L’analisi del testo, alla luce dei dati biografici relativi agli
autori, ha messo in luce una marcata intenzionalità politica nei diversi filoni in cui si ar-
ticola il discorso sull’attività del vescovo (cui viene attribuito un chiaro valore simbolico)
e sull’origine dell’opposizione da questi incontrata.