Le prime glosse medievali alla Rhetorica ad Herennium, attribuibili a Menegaldo (XI
sec.) e ancora non pubblicate, costituiscono un nuovo paragrafo del capitolo ben più ampio
dedicato alle citazioni di caratteri classici all’interno di commentari retorici. Alcune di
esse, pubblicate e analizzate per la prima volta nel presente contributo, ci mostrano l’originale
menzione di caratteri presi da Terenzio, Stazio, Virgilio e Sallustio, scelti per rafforzare
i classici ruoli retorici riguardanti misericordia e mentitio (rhet. Her. II 31,50 e III
2,3); tali glosse sono qui comparate con le opinioni di Menegaldo su Cic. inv. e con quelle
di altri maestri a lui contemporanei (i cui commenti sono generalmente ancora inediti). The first medieval glosses on the Rhetorica ad Herennium, which can be attributed to
Menegaldus (11th c.) and are still unpublished, can constitute a new paragraph of the much
larger chapter dedicated to the quotations of classical characters within rhetorical commentaries.
Some of them, here published and analysed for the first time, show us the original
mentioning of characters taken from Terence, Statius, Vergil and Sallust and chosen to enliven
classical rhetorical rules about misericordia and mentitio (rhet. Her. II 31,50 and
III 2,3); such glosses are here compared with the opinions of Menegaldus in Cic. inv. and of
other contemporary masters (whose commentaries are generally still unpublished).