Lo spettacolo è stato un viaggio letterario attorno al confine, un quadro del particolare destino di frontiera vissuto da persone, popoli, culture, lingue o stati contigui attraverso quattordici brani di letteratura italiana e slovena ispirati ai temi della convivenza nelle comuni, multiculturali terre adriatiche del cuore d’Europa. Il racconto ha assunto toni dolenti, tragici, controversi, elegiaci, ironici, comici o entusiastici attraverso le parole, in italiano e sloveno, di Umberto Saba, Italo Svevo, Fulvio Tomizza, Claudio Magris, Paolo Rumiz, Diego Marani, Roberto Dedenaro, Boris A. Novak, Marica Nadlišek Bartol, Boris Pahor, Alojz Rebula, Marko Sosič, Miroslav Košuta e David Bandelj.