Attraverso una prima ricostruzione del corpus audiovisivo del compositore, musicista, performer, artista visuale Giuseppe Chiari, il saggio introduce all’analisi dell’utilizzo che egli fa degli strumenti cinematografico e videografico a partire dalla prima metà degli anni Sessanta alla fine degli anni Settanta. Tale utilizzo è qui ricondotto ai ‘metodi per suonare’, con l’intento di evidenziarne la portata artistica, storica e culturale nel processo di diffusione delle pratiche di ‘videoarte’ in Italia, tra Europa e Nord America.