Una recente autopsia consente di presentare un’aggiornata lettura dell’iscrizione incisa su un altare posto dal cavaliere M. Licinius Celer in ricordo dell’amico carissimo L. C[- - -] Gl[- - -], cavaliere anch’egli. Il confronto con un’iscrizione, rinvenuta a Roma nel 1934, consente di sciogliere i dubbi che riguardavano l’integrazione della r. 6 e di confermare, credo definitivamente, che siamo in presenza della seconda testimonianza epigrafica conosciuta di uno storiografo (historiarum scriptor). Di notevole interesse è pure la presenza della formula in memoriam, che ricorre in molte altre iscrizioni di Aquileia e del suo territorio.