I porti producono ritorni economici più o meno significativi per le regioni che li ospitano, in funzione
della loro capacità di rispondere o stimolare il tessuto economico del proprio contesto ope
rativo.
La Puglia, con quasi mille di chilometri di costa comprendendo le isole Tremiti, ha mostrato nelle ultime
decadi, uno sviluppo significativo fondato su attività produttive che, nel tempo, hanno dato una risposta ai
bisogni locali ed all’internazion
alizzazione regionale. I porti di Bari e Brindisi, diversificando e
qualificando le operazioni portuali, hanno assecondato la crescita delle imprese locali. Le Autorità
portuali hanno governato in modo innovativo secondo i principi economici ed ambientali
della
sostenibilità, hanno adeguato le operazioni all’interno del porto alle nuove realtà, hanno promosso il
consolidamento delle imprese esistenti ed attratto nuove attività, in tal modo hanno esercitato funzioni di
leadership nel settore dei trasporti e
d in quelli ad esso connessi. Sebbene il processo di crescita e sviluppo
non sia ancora completo, questo lavoro contiene i primi risultati dell’analisi dell’impatto economico
regionale dei porti di Bari e Brindisi, considerando le difficoltà di fornire, al
lo stato attuale, una visione
completa di tale impatto sull’intero sistema economico.
Le domande alle quali si cerca di rispondere sono: "Quale ruolo svolgono i porti di Bari e Brindisi nello
sviluppo dei settori economici, da quello agricolo a quello del
terziario avanzato, localizzati nella propria
area di influenza? Qual è il loro impatto sull’allargamento del mercato e sull’implementazione del sistema
economico regionale, transfrontaliero ed internazionale? Qual è la loro posizione nei confronti della
politica marittima suggerita dall’Europa?
Una risposta alle domande formulate si può ottenere cercando di comprendere come hanno agito le
imprese che sono parte del Sistema portuale dei Porti del Levante o si interfacciano con esso, come
possono essere ag
gregate ed individuate in funzione delle loro caratteristiche ed in termini di dimensioni e
localizzazione.
La metodologia usata è quella già sperimentata con successo a livello internazionale (porto di Anversa) e
nazionale (Sistema portuale del Friuli Ve
nezia Giulia) per la quale si considerano, in sintesi, le principali
caratteristiche portuali delle realtà esaminate dal punto di vista geo
-
economico, l’utilizzazione degli spazi
per le operazioni portuali di Bari e Brindisi e per la movimentazione dei car
ichi in essi.
Si fornirà una presentazione strutturale e relazionale dei due porti che servirà a definire il quadro delle
attività generate dal sistema portuale e gli operatori che ne costituiscono l’ossatura portante. Saranno censite le imprese locali ed
anche le unità produttive di imprese con sede legale esterna al territorio
considerato. Le fonti ufficiali di riferimento sono: la Camera di Commercio e le Autorità Portuali.
Inoltre, com’è ovvio, si analizzerà l’interazione dei due porti con il sistema e
conomico di contesto per
valutare le relazioni economiche di essi con il territorio che condiziona e viene condizionato dalla natura
e struttura dello stesso sistema portuale. L’identificazione della specializzazione portuale che ne consegue
fa capo ai met
odi tradizionali dell’analisi regionale. Il lavoro suggerisce, nell’ultima fase le policy,
individuate al fine di non arrestare il processo di crescita del Sistema Portuale del Levante sottoposto,
sempre più, ad una incessante competitività portuale medite
rranea.