In due ravvicinate pronunce la Suprema Corte, con Collegi in quasi identica composizione, ha fornito due diverse interpretazioni della sentenza n. 228/2014, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della presunzione bancaria per i lavoratori autonomi, in un caso estendendo in via interpretativa tale declaratoria anche ai versamenti (oltre che ai prelevamenti), nell’altro limitandola, più correttamente, ai soli prelevamenti. L’aspetto più rilevante della vicenda non sta tuttavia nella discordante lettura della vicenda fornita dalla Suprema Corte, quanto nel fatto che gli stessi magistrati che hanno partecipato alla deliberazione e redazione delle due sentenze abbiano deciso sulla stessa questione, nel giro di pochi giorni, in modo diametralmente opposto.