La riforma fallimentare, contrariamente alle attese, non ha prestato particolare attenzione ai profili del fallimento dell'impresa collettiva. Singolarmente ben tre norme del testo riformato si occupano, invece, di un istituto che nella pratica ha avuto ben scarso riscontro: i patrimoni e finanziamenti destinati introdotti dalla riforma del diritto societario. Degli stessi il legislatore fallimentare si occupa in tema di revocatoria, di contratti pendenti, e soprattutto nei nuovi artt. 154 e 155, con una serie di norme spesso di non facile coordinamento con la disciplina del codice civile.