La poetica del tradurre ha nell’opera di Henri Meschonnic una importanza
capitale e, nello stesso tempo, rappresenta una delle posizioni più nuove e
originali nell’ambito della teoria del tradurre. Poétique du traduire, Verdier,
Lagrasse, 1999, è l’opera più vasta, con le sue 478 pagine, dedicata da
Meschonnic a quest’argomento, ma non può assolutamente esser presa in
considerazione isolatamente, è soltanto nel complesso dell’attività di questo
pensatore che trova il suo significato; la traduzione della Bibbia che Meschonnic
si propone di portare a termine nella sua totalità e della quale ha già dato
importantissime prove, è un riferimento obbligatorio per chi voglia capire il
senso dell’impresa traduttiva di questo autore che si configura come teoria e
pratica contemporaneamente. Occorre chiarire preliminarmente che cosa intenda per poetica Meschonnic per
poter orientarsi nell’ambito della sua teorizzazione.