Il saggio propone una riflessione sul rapporto tra architettura e educazione a partire dal testo di una delle ultime lezioni di John Hejduk. Qui emerge una radicale affinità tra le due attività: per l’architetto americano che afferma di insegnare per “osmosi” e spiega la sua attività di docente attraverso la sua stessa esperienza da discente, entrambe sono esercizi di pensiero critico. Oltre alla dimensione individuale, sintetizzabile nel concetto di bildung, architettura e educazione condividono quella collettiva di “atto sociale”: educare alla capacità di costruire le proprie conoscenze all’interno di una visione critica si connette al fare architettura come testimonianza di una esperienza e di una interpretazione del mondo.
Il testo della lezione del 1995 viene messo in relazione con altri scritti di Hejduk (Mask of Medusa e Armadillos principalmente) e confrontato con alcuni materiali d'archivio (i manifesti della didattica della Cooper Union negli anni in cui Hejduk vi studiava) e documenti più recenti che testimoniano l'eredità di Hejduk sulla vita attuale della scuola.