• L’opera di Ortese presenta, con notevole ricorrenza, la presenza di cronotopi domestici
legati all’ambito della residualità. Tanto nei casi di testi vicini al modo fantastico quanto
in racconti a più forte vocazione realistica, lo spazio domestico è spesso portatore
di una rete di significati rimossi. Il motore degli intrecci mostra inoltre un innesco
narrativo ricorrente: una protagonista femminile si ritrova in un ambiente domestico
più o meno apertamente ostile e, ridotta a uno stato di torpore, cerca di interpretare la
catena (interrotta) dei significati che l’abitazione esprime. Lo studio si propone dunque
di fornire una analisi (non esaustiva) della costante in oggetto: a partire da alcuni studi
sulle mutazioni rappresentative dello spazio domestico perturbante, passando per
due casi di studio (Le sei della sera e Interno familiare), si arriverà dunque a connettere
l’operazione di Ortese con più estesi fenomeni europei relativi allo svuotamento di
senso del cronotopo della casa nel Novecento.