Lo stridente contrasto tra la mole di norme a tutela del lavoro femminile e la loro manchevole incisività nella realtà italiana induce a intraprendere più analitiche riflessioni su altri strumenti di regolazione in grado di fronteggiare le criticità collegate al tema della parità di genere e tra questi, in particolare, il possibile ruolo che può svolgere la contrattazione collettiva. Gli spazi, anche legislativi, lasciati all’azione sindacale sono ampi e l’ampiezza può diventare una preziosa occasione per dare centralità a questi profili anche da un’angolazione di genere attraverso la mediazione sindacale e la ponderazione di tutti gli interessi in gioco.