Il saggio verte sul nucleo ebraico di Udine e le sue élites tra l’età moderna e l’età contemporanea, in particolare durante il dominio asburgico e fino agli anni Trenta del Novecento. Durante la seconda e la terza dominazione austriaca, la mancata costituzione in comunità legalmente riconosciuta non impedì lo sviluppo di un’autonoma vita ebraica promossa da un sistema di istituzioni delegate alla soddisfazione degli imperativi religiosi e rituali del giudaismo, fra cui un servizio di macellazione rituale, la sinagoga e il reparto israelitico del cimitero municipale di San Vito.