Nel contributo si mostra come l'edizione critica informatizzata dello "Zibaldone" costituisca uno strumento indispensabile di studio, diverso dalle edizioni finora pubblicate. Caratteristiche peculiari dell'edizione sono l'apparato critico, che attraverso marcatori cromatici rende con immediatezza la stratigrafia della pagina, e la navigazione ipertestuale, che permette di ottenere una consistente quantità di dati e di condurre indagini sistematiche in modo non sitematico. La riproduzione delle 4526 pagine dell'autografo rappresenta una componente essenziale dell'edizione, poiché rende possibile sia un riscontro della lettura proposta, sia la ricerca di soluzioni interpretative personali. Inoltre, attraverso alcuni esempi, si suggerisce l'ipotesi che lo "Zibaldone" possa avere rappresentato per Leopardi un laboratorio linguistico, un luogo di sperimentazione sulla parola e sulla lingua. Lo "Zibaldone", dunque, confermerebbe la consapevolezza, da parte di Leopardi, della necessità di un rinnovamento della lingua italiana e allo stesso tempo testimonierebbe il tentativo di attuarlo.