Nel resoconto ammianeo della morte di Valentiniano c’è anzitutto una di-mensione ‘medico-scientifica’, con una accurata descrizione dei sintomi della apoplessia di cui è vittima l’imperatore a causa di un accesso d’ira suscitato da un’ambasceria dei Quadi. I sintomi enumerati da Ammiano (mancanza di respiro, perdita della voce, sudore, immobilità, convulsioni etc.) e la terapia indicata trovano conferma nei testi della tradizione medica ippocratica in cui è trattata l’apoplessia. Ma ad un primo piano di natura medico-scientifica si accosta uno sfondo di natura letteraria, non solo per la presenza di echi poetici di varia provenienza, ma in particolare per l’emer¬gere, dietro l’immagine di Valentiniano in punto di morte, del mito ovidiano di Aglauro, punita da Mercurio con la pietrificazione, perché gelosa dell’a¬more del dio nei confronti della sorella Erse. Alla stregua della protagonista del mito, la tumultuosa agitazione dell’imperatore, trascinato dall’ira, viene come ‘pietrificata’, in una sorta di contrappasso, da una parali si mortale.