QuaderniCIRD. Rivista del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica dell’Università di Trieste / Journal of the Interdepartmental Center for Educational Research of the University of Trieste - ISSN: 2039-8646
Abstract
Quoting Felix Klein and Efraim Fischbein we underline the difficulties of introducing the teaching of probability at any level. We then compare two alternatives: we can either study first descriptive statistics, so the first steps in probability can be motivated by suggestive examples (as proposed by Carla Rossi) or we can begin with simple problems from classical probability approach (as proposed by Giovanni Prodi). Following this second suggestion, the basic concepts of probability are introduced through the correspondence between Fermat and Pascal. We also discuss d’Alembert’s mistake, introduce the notions of conditional probability and independence, analyse Weaver’s three-cards-game and an experiment by Ruma Falk. Finally we discuss some delicate aspects of independence. Con le parole di Felix Klein e di Efraim Fischbein si sottolinea la criticità dell’insegnamento della probabilità a qualunque livello. Si discute poi delle due alternative: se partire dalla statistica descrittiva, per poi iniziare a parlare di probabilità avendo già a disposizione delle motivazioni e degli esempi suggestivi (come suggerisce Carla Rossi), oppure se partire da problemi semplici dell’approccio classico (come suggeriva Giovanni Prodi). Scegliendo questo secondo suggerimento, introduco i concetti elementari della probabilità attraverso il carteggio Fermat-Pascal. Cito l’errore di d’Alembert, parlo della probabilità condizionata e dell’indipendenza, cito il gioco delle tre carte di Weaver e un esperimento di Ruma Falk. Concludo con qualche osservazione critica sulla comprensione del concetto di indipendenza.