Ponendo l’accento su quegli “errori” che in realtà errori non sono, questo numero di mediAzioni desidera contribuire a modificare le abitudini culturali legate alla “debolezza ontologica” della figura professionale del traduttore, indagando il complesso percorso che dalla lettura del testo originale porta chi traduce a costruire un’interpretazione coerente che sarà alla base delle sue scelte. Ogni volta che un testo sfrutta in modo creativo i diversi livelli della lingua – invenzioni lessicali, deformazioni sintattiche, giochi di parole, rime e assonanze o anche, più semplicemente, presenza di un ritmo che richiede omissioni o aggiunte di parole nella versione d’arrivo – il traduttore sarà costretto a scegliere, e le sue scelte non saranno sempre immediatamente comprensibili ai lettori. Il volume raccoglie un totale di 11 articoli, in italiano e francese.