La critica variantistica costituisce una linea l’indagine nella quale la cultura italiana può meritatamente trarre vanto per la precocità dell’innovazione metodologica, per l’abbondanza delle ricerche intraprese e per la finezza dei risultati conseguiti: a tale conclusione si può giungere anche solo dopo la lettura degli Atti del seminario di Gargnano. Gli Atti pongono a confronto esponenti della critica filologica italiana e rappresentati della critique génétique fiorita soprattutto in Francia. Ma tra gli studi degli ultimi trent’anni meritano una particolare attenzione quelli di Pietro Gibellini che l’A. qui esamina nel dettaglio.