Il contributo, incluso negli atti del convegno internazionale tenuto dal Centro interuniversitario che aggrega gli atenei del Nordest, promovendo studi mirati a definire la complessa identità culturale e socioeconomica delle Venezie con un approccio multidisciplinare, tratta delle due 'classiche' tipologie della cooperazione di credito, banche popolari e casse rurali. Con il loro affermarsi, tra gli anni '60 e '80 dell'Ottocento, fu avviato finalmente a soluzione nelle Venezie il delicato problema del credito, una delle variabili fondamentali del sistema economico, mettendo in moto un processo di promozione sociale e liberazione dalle usure delle componenti più disagiate del mondo agricolo ma anche della piccola e media borghesia cittadina. Sono qui illustrate le specificità dei due modelli bancari cooperativi sotto i profili giuridico, delle aggregazioni sociali, delle risorse raccolte e amministrate, della politica degli impieghi, con particolare attenzione alla loro capacità di sostegno del settore agricolo, su cui si fondava allora il tessuto produttivo del Nordest. I dati riportati e le considerazioni interpretative avanzate poggiano su preesistenti indagini archivistiche e sulla storiografia relativa alle Raiffeisenkassen e alle popolari luzzattiane. E' documentata in queste terre la notevole rilevanza socioeconomica, fin dai suoi esordi, della cooperazione di credito, promotrice e finanziatrice a sua volta di altre tipologie cooperative, sia per arginare l'antieconomica tesaurizzazione del denaro, sia soprattutto per consentire l'accesso al credito anche agli operatori minori.