L’intento di questo lavoro è quello di mostrare il modo in cui la pianificazione degli aeroporti
campani nonché la moltiplicazione delle aree di origine e destinazione dei fussi che vi sono associati rappresenti una creazione continua di valore aggiunto e riprogettazione territoriale. Tali programmazioni strategiche propongono un ampio spettro di interventi volti anche alla tutela dell’ambiente nella cornice teorica della sostenibilità turistica (anche se le limitazioni e le procedure conseguenti alla pandemia da SARS-Covid19 stanno generando notevoli contrazioni sia della domanda che dell’offerta). A questo proposito, il nuovo aeroporto Salerno Costa d’Amalfi situato tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano, a 21 km da Salerno, rappresenta, oggi, un rilevante attrattore per lo sviluppo di un turismo attento al territorio e orientato alla riqualificazione delle piccole realtà locali per le quali vi è bisogno di far
emergere specificità e, allo stesso tempo, di connetterle attraverso catene di valori. Partendo da un’analisi delle teorie che vedono nelle forme di turismo contemporaneo un ruolo fondamentale nell’esperienza soggettiva degli individui che si muovono alla scoperta dei territori che si fanno così voci narranti di rigenerazione di valori facendo emergere le specificità territoriali e rafforzano la consapevolezza interna del proprio potenziale, il contributo si concentrerà, poi, sul caso di questa infrastruttura aeroportuale e della sua sostenibilità nel contesto territoriale della Campania.