Nell’era delle migrazioni lo stadio non può essere semplicemente considerato come una parte della città dove ogni settimana migliaia di tifosi si incontrano per incoraggiare le rispettive squadre. È nondimeno un luogo di contatto linguistico tra i calciatori, l’allenatore, gli arbitri, i giornalisti e tutti i professionisti qualificati coinvolti in ogni singola partita. Nel 2017/2018 l’Udinese Calcio, una squadra piuttosto popolare e famosa nel campionato italiano, è un caso ben rappresentativo della situazione con il suo quasi 80% di giocatori non nativi. Il presente contributo offre una sintetica analisi dei repertori linguistici della squadra, insieme a una riflessione sulla natura dell’italiano utilizzato in campo e allo stadio. Gli obiettivi sono sia quello di raggiungere una migliore comprensione dei bisogni linguistici dei giocatori, qui considerati come potenziali studenti di italiano L2, sia definire alcune delle specificità della lingua da presentare in classe.