L’articolo esamina come i principali trattatisti che scrivono tra metà Quattrocento e fine Settecento descrivono la figura del legato pontificio. Essi rispecchiano lo sviluppo della diplomazia papale: nel XV e XVI secolo si tratta soprattutto di esperti di diritto canonico, attivi anche quali nunzi al servizio del Pontefice, che sistematizzano quanto i loro predecessori del Duecento avevano già esposto; nella prima metà del Seicento gli autori sono politici cattolici legati agli Asburgo di Spagna e Austria, che considerano il legato un tipo particolare di ambasciatore; nella seconda metà dello stesso secolo i trattati sono principalmente esercitazioni accademiche di giuristi protestanti o gallicani; nel Settecento i pochi autori sono teologi febroniani al servizio di diversi principi-arcivescovi tedeschi, che contestano l’uso papale dei rappresentanti diplomatici per controllare le Chiese locali.