Individuare le fasi principali della tendenza alla “bolscevizzazione” nel movimento socialista di lingua italiana nei territori dell’ex Litorale asburgico durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra; analizzare i motivi fondamentali di tale tendenza, rinvenibili sia sul terreno squisitamente politico, sia su quello più propriamente culturale e antropologico, gli uni e gli altri dotati comunque di radici comuni nell’esperienza devastante della guerra; cercare di contestualizzare il problema nello scenario più ampio di radicalizzazione politica delle regioni di frontiera europee coinvolte nella transizione post-asburgica,
nella convinzione che solo con uno sguardo comparativo sia possibile dare piena spiegazione al fenomeno: sono questi gli obiettivi che si pone
il saggio.