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Petrarca nello "Zibaldone" di Leopardi

PIRAS, TIZIANA
2006
  • book part

Abstract
Il giudizio di Leopardi su Petrarca cambia radicalmente dopo il lavoro d’interpretazione delle Rime (novembre 1825 – ottobre 1826): da auctoritas della poesia, Petrarca diventa poeta dalla fama immeritata: «io non trovo in lui se non pochissime, ma veramente pochissime bellezze poetiche». Per ripercorrere la trasformazione dell’opinione leopardiana su Petrarca si sono letti e incrociati i riferimenti espliciti alla poesia dell’aretino che Leopardi dissemina nei saggi, nello Zibaldone di Pensieri, e nell’epistolario. I motivi che si ritiene abbiano più influito sulla variazione del giudizio sono essenzialmente due: il consolidarsi in Leopardi di una propria poetica che determina il lento distacco dai modelli fondanti dai quali aveva preso le mosse; lo studio interpretativo per l’edizione divulgativa delle Rime che sottrae al recanatese le illusioni dilettevoli create dall’aver vissuto quella poesia nell’intimità del proprio sentire.
Archivio
http://hdl.handle.net/11368/1688248
Diritti
metadata only access
Soggetti
  • Francesco Petrarca

  • Giacomo Leopardi

  • Zibaldone di pensieri...

Visualizzazioni
7
Data di acquisizione
Apr 19, 2024
Vedi dettagli
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