Si tratta di un capitolo del volume che scaturisce da una ricerca sulla casa rurale in Emilia Romagna condotta presso la Facoltà di architettura di Ferrara sotto il coordinamento del prof. Mario Zaffagnini. Il saggio poggia la sua analisi sul sondaggio della documentazione iconografica conservata nei principali archivi della regione e considera tanto le modalità della rappresentazione quanto le informazioni in essa contenute. Dai primi rilievi “in giusta misura” dei periti agrimensori ai catasti particellari, dall’uso intuitivo dei sistemi di rappresentazione alla rigorosa adozione delle proiezioni mongiane, attraverso i disegni storici si considerano: le rare testimonianze di forme edilizie antecedenti il XVI secolo; il rapporto fra tipi edilizi di riferimento e molteplicità di espressioni nelle diverse aree geo-culturali; le elaborazioni progettuali redatte a partire dal XVIII secolo da esponenti di spicco della cultura architettonica; limitatamente a quanto attiene il suo essere centro aziendale strettamente interconnesso alla casa rurale e alla produzione agricola, si prende infine in considerazione anche il tema della residenza padronale.
