Il metodo adottato consente di determinare con sufficiente accuratezza la presenza di Cs 137 e K 40 in diverse matrici alimentari. I dati ottenuti anche se in un numero limitato di campioni, indicano l’assenza di anomalie evidenti, con riferimento ai limiti imposti dall’Unione Europea La metodica appare applicabile sia al controllo di qualità delle materie prime sia a quello dei prodotti finiti importati, prima della loro immissione in libera pratica.