Il saggio intende riportare l'attenzione su due particolari nozioni attinenti alla fenomenologia dell'arte contemporanea, elaborate dal critico americano Harold Rosenberg. Nei tre paragrafi che lo compongono: vengono confrontati il concetto di oggetto ansioso e quello di ansia dell'artista; si considera il processo della cosiddetta "sdefinizione dell'arte", compenetrato dalla ultra-definizione dell'artista; il confronto proposto nel primo paragrafo viene messo in stretto rapporto con la Action Painting, esempio di oggetto ansioso in quanto scisso dall'ansia dell'artista.