Lo scopo del lavoro è quello di verificare i tempi di primo ingresso nelle
imprese private di Friuli Venezia Giulia e Veneto dei laureati magistrali e soprattutto,
del vecchio ordinamento dell’università di Trieste. La possibilità di misurare esattamente
i tempi d’ingresso permette di confermare con maggiore precisione i risultati
empirici di altri studi che osservano come in Italia l’inserimento dei laureati nel
mondo del lavoro sia caratterizzato da tempi di entrata più elevati rispetto al resto
dei paesi europei. L’analisi si riferisce al periodo 2000-2007, onde evitare i problemi
connessi con l’insorgere della crisi economica. I principali elementi correlati al tempo
necessario per ottenere un primo contratto di lavoro, sono individuati con un’analisi
di sopravvivenza basata sul modello di Cox ad hazard proporzionali, sia con rischio
singolo che multiplo rispetto alle diverse forme contrattuali. Le principali variabili
inserite nel modello sono, dal lato dell’offerta di lavoro, oltre alle caratteristiche
individuali, quelle connesse con il tipo di percorso di studi sia di scuola secondaria
di secondo grado che quello universitario, distinti in scientifico-tecnologico e socioumanistico.
Per catturare, invece, alcuni aspetti della domanda, sono state considerate
le caratteristiche tecnologiche e d’intensità di conoscenza delle imprese locali, le
tipologie contrattuali e le qualifiche del primo impiego. L’analisi suggerisce che le
lauree tecnico-scientifiche accorciano sensibilmente la durata dell’attesa del primo
lavoro, soprattutto per gli avviamenti a tempo indeterminato; ciononostante esse non
favoriscono un accesso più rapido presso le imprese medium-high tech e ad elevata
intensità di conoscenza